Passito Di Moscato Ultimo Grappolo Visualizza ingrandito

6 bottiglie di Passito Di Moscato Ultimo Grappolo, Ghiga

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Regione Piemonte

Dettagli

PASSITO DI MOSCATO ULTIMO GRAPPOLO

Note di degustazione

Il Passito di Moscato può avere gli abbinamenti più svariati, dai formaggi alla pasticceria. Grazie alla sua consistenza liquorosa, “Ultimo Grappolo” si può anche servire come un liquore dolce a bassa gradazione. Ottimi sono gli accoppiamenti con dolci di ogni genere e biscotti; accompagna bene anche i formaggi, se questi non sono troppo forti. Il Passito si può inoltre utilizzare per la preparazione di gustose macedonie di frutta, torte e “tiramisù”. “Ultimo Grappolo” è il vino della meditazione e del pensiero. Ottimo compagno di riflessioni, si può bere in solitudine, tra un pensiero e l’altro, ma anche in allegria e compagnia, per esempio a fine pasto come digestivo. Il prodotto va servito preferibilmente ad una temperatura di circa 10° C

Cenni storici

Vino passito bianco aromatico di moderata gradazione alcolica ed ottima struttura, “Ultimo Grappolo” rappresenta la versione Passito del Moscato, importante vitigno piemontese che dà origine ai famosi Moscato d’Asti ed Asti spumante D.O.C.G. La pratica di far appassire le uve per aumentare il grado alcolico proviene probabilmente dall’isola di Pantelleria, terra originaria dei passiti più conosciuti al mondo. La via tramite la quale questa tecnica è giunta in Piemonte non è nota. L’unica certezza riguarda il fatto che in passato, nel caso di annate piovose o particolarmente sfavorevoli, i viticoltori piemontesi avevano l’usanza di lasciare i grappoli attaccati alle viti fino a quando cominciavano ad appassire; l’appassimento serve infatti a concentrare gli zuccheri e tutte le altre sostanze, provocando un aumento considerevole della qualità del prodotto. In seguito si è visto che, tramite questa tecnica, si otteneva un vino liquoroso molto dolce e colorato, dal gusto piacevole di uva passita; in questo modo è iniziata la produzione del Passito di Moscato e negli anni si è addirittura arrivati alla nascita di una denominazione di origine, il Piemonte Moscato passito. La produzione di Passito in Piemonte è oggi molto limitata, in quanto la lavorazione richiede molto tempo e cure meticolose, inoltre non tutte le annate sono favorevoli; per questo motivo molti produttori hanno scelto di non produrre questo vino. Tuttavia, nella zona del Moscato, la pratica dell’ appassimento è stata perfezionata e portata avanti da alcuni viticoltori, uomini dalla forte volontà che ottengono da queste uve aromatiche ottimi prodotti, riconosciuti anche da concorsi nazionali ed internazionali

Informazioni di base

Nome del prodotto

 “Ultimo Grappolo”

Vitigno

Moscato

Denominazione

vino ottenuto da uve appassite

Classificazione

vino ottenuto da uve appassite

Colore

bianco

Tipologia

Passito

Paese/Regione

Italia – Piemonte

Alcool svolto

12 % vol. (circa)

Zucchero residuo

100 - 150 g/l. (circa)

Acidità totale

circa 6 g/L

Vinificazione

Metodo

sovramaturazione delle uve in vigneto fino al raggiungimento di circa 13,50 – 14 % vol. di alcool potenziale, seguita dalla vendemmia e disposizione dei grappoli (tagliati in piccoli pezzi) su appositi graticci in un locale arieggiato. Segue un appassimento di circa un mese, fino al raggiungimento di 20 – 25 % vol di alcool potenziale. Successivamente le uve vengono pressate intere ed il mosto illimpidito spontaneamente (senza uso di chiarificanti), quindi avviato alla fermentazione alcolica mediante un ceppo apposito di lievito selezionato. Il prodotto viene realizzato esclusivamente in annate particolarmente favorevoli per l’ appassimento delle uve, al fine di garantire il massimo livello qualitativo

Temperatura

15 ° c per tutta la durata del processo

Durata

più di 20 giorni

Malolattica

non effettuata

Affinamento

4 mesi in vasca d’ acciaio

Età delle botti

Non utilizzate

Tipo di botti

Non utilizzate

Tipo di legno

Non utilizzate

Livello di tostatura

Non utilizzate

Percentuale delle botti nuove

Non utilizzate

Tempo in legno

non utilizzate

Tempo minimo in bottiglia

15 giorni dall’ imbottigliamento

Bottiglia

Peso bottiglia vuota

500 grammi

Potenziale d’invecchiamento

massimo 4 anni

Dimensione del turacciolo

28 x 42

Materiale del turacciolo

sughero

Tipo di bottiglia

Renana Orlèans da 0,375 l

Vigna                 

% Uva/vitigno

100% Moscato

Terreno

marnoso, con una grande dotazione di calcare

Esposizione

sud – ovest

Metodo agricolo

inerbimento spontaneo, con 2 sfalci dell’ erba durante la stagione primaverile – estiva ed una lavorazione del terreno (ripuntatura con ripper a 3 denti) a 30 – 40 cm di profondità, effettuata in autunno. Limitato uso di diserbanti e anticrittogamici

Anno di impianto

1977

Tipo di vendemmia

Manuale in cassette

Geolocalizzazione

Media collina

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